Il 2020 non commemorerà solo l’emergenza Covid-19, ma anche il ruolo della comunicazione digitale.
La situazione di emergenza COVID-19, che ha stravolto l’Italia e non solo, ha cambiato i rapporti di lavoro e la comunicazione tra le persone, modificando le relazioni a livello globale.

I numeri della comunicazione digitale per piccole e medie imprese in Italia

Quando parliamo di comunicazione digitale per le piccole e medie imprese, ci sono due aspetti da considerare: in primo luogo, si tratta di comunicazione digitale tra partner e tra clienti e fornitori. Il secondo è il modo in cui l’azienda comunica con il mondo esterno attraverso scelte di marketing digitale. Queste scelte includono siti web, pubblicità, campagne pubblicitarie, social network, “Google My Business”, ecc.

Oltre alle chat interne (come Skype), e-mail, telefonate, videochiamate e strumenti di collaborazione accompagnano e spesso sostituiscono le riunioni faccia a faccia che esistevano nell’ultima era ibrida. Con la chiusura degli uffici chiusi, alcune aziende del settore dei servizi sono state in grado di continuare a lavorare da casa tramite VPN aziendali, mantenere o implementare un lavoro agile e utilizzare luoghi di lavoro moderni.

Tuttavia, i dati prima del Covid non sono stati confortanti, di seguito i dati di GoDaddy (Italia) nel 2019:

  • Solo il 33% delle PMI in Italia ha un sito web e solo il 57% ha un sito web o una pagina Facebook
  • Il 37% delle PMI con domini registrati non ha dichiarato di avere un account “Google My Business” (ovvero, ha già l’account per impostazione predefinita, ma il contenuto non è arricchito).

Comunicazione digitale e imprese italiane durante l’emergenza Covid 19

Il crollo del PIL e la crisi che accompagna la diffusione e la diffusione del coronavirus che ha colpito l’economia italiana (e anche l’economia mondiale) è innegabile. Tuttavia, questa crisi ha innescato automaticamente e incondizionatamente l’urgente necessità di apportare cambiamenti: molte piccole e medie imprese ne parlano da molti anni, ma non hanno mai osato metterle in atto.

I fatti hanno dimostrato che è necessario avere una comunicazione sufficiente con il mercato. Attraverso questa comunicazione, le piccole e medie imprese possono utilizzare la massima trasparenza per informarle sui prodotti e sui metodi di produzione che producono senza coprire le difficoltà incontrate, e al stesso tempo veicolare produttività Proseguono le attività, grazie allo smart work e all’e-commerce, questi due elementi raggiungeranno un’incredibile percentuale di comunicazione digitale entro marzo 2020.

Ci sono alcuni dati per capire la portata: ancora una volta osservato dall’Osservatorio del Politecnico di Milano, questo dato mostra che c’erano 6 milioni di lavoratori esperti in Italia durante il periodo di punta, che ora è sceso a 4 milioni e  il primo è di 4 milioni.

Il futuro della Comunicazione Digitale delle PMI: virtuale, mobile e innovazione tecnologica